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“Solo tornando al cuore può avvenire una vera conversione ecologica”

"Il cuore - precisa Papa Leone - è il luogo su cui la realtà esterna ha più impatto, in cui si compie la ricerca più profonda, dove si scoprono i desideri più autentici, si trova la propria identità ultima e si mettono a fuoco le decisioni da prendere"

Lo ha affermato oggi Papa Leone XIV, intevenendo al convegno “Raising Hope” a Castel Gandolfo, ricordando l’enciclica Laudato si’ a dieci anni dalla sua uscita

Papa Leone XIV in piazza San Pietro - Foto: Vatican media/Sir

Oggi pomeriggio Papa Leone XVI ha reso omaggio all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla sua pubblicazione, incontrando i partecipanti al Convegno “Raising Hope” nel Centro Mariapoli a Castel Gandolfo: «Grazie alla Laudato si’ di Papa Francesco – riconosce il Papa – il linguaggio della cura della casa comune è stato incorporato nei dibattiti accademici, scientifici e politici. Questa enciclica ha fortemente stimolato la Chiesa cattolica e molte persone di buona volontà, diventando spunto per dialoghi e gruppi di riflessione, programmi scolastici e universitari, collaborazioni e progetti di vario tipo in ogni continente. Tante diocesi e numerosi istituti religiosi si sono lasciati ispirare per azioni di attenzione alla casa comune, che aiutino al tempo stesso a rimettere al centro i poveri e gli esclusi. L’impatto è giunto ai vertici internazionali, agli ambiti dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, a quelli economici e imprenditoriali, come pure agli studi teologici e bioetici. Moltissimi, anche fuori dalla Chiesa, si sono sentiti capiti, rappresentati e sostenuti in questo preciso periodo storico».

Quindi il Pontefice ha sottolineato alcuni aspetti specifici del lavoro del suo predecessore, che hanno fatto la differenza: «In particolare – precisa Papa Leone -, la sua analisi della situazione, la proposta del paradigma dell’ecologia integrale, l’insistente richiamo al dialogo, l’appello ad affrontare le cause profonde dei problemi e ad unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, hanno suscitato vasto interesse. Rendiamo grazie al nostro Padre che è nei cieli per questo dono e questa eredità di Papa Francesco!».

Quindi il Santo Padre ha rivolto un appello per proseguire al meglio il lavoro di Francesco: «È solo attraverso un ritorno al cuore – esorta Leone XIV – che può avvenire anche una vera e propria conversione ecologica. È necessario passare dal raccogliere dati al prendersi cura; da discorsi ambientalisti a una conversione ecologica che trasformi lo stile di vita personale e comunitario. Per chi crede, si tratta di una conversione non diversa da quella che ci orienta al Dio vivente, perché non si può amare il Dio che non si vede disprezzando le sue creature, e non ci si può dire discepoli di Gesù Cristo senza partecipare del suo sguardo sul creato e della sua cura per ciò che è fragile e ferito».

A questo punto, il Papa si è posto un interrogativo: «Che cosa occorre – si domanda -, perché la cura della casa comune e l’attenzione al grido della terra e dei poveri non appaiano come una moda passeggera o, peggio ancora, siano visti e sentiti come temi divisivi? Dopo la Laudato si’, non sono mancate le persone che hanno cercato di minimizzare i sempre più evidenti segni del cambiamento climatico, di porre in ridicolo chi parla di riscaldamento globale e persino di incolpare i poveri di ciò che più degli altri essi subiscono», come si evince nella Laudate Deum pubblicata due anni fa.

Da qui il rinnovato appello di Papa Leone XIV: «Accanto all’impegno della diffusione del messaggio dell’enciclica – ribadisce il Pontefice –, oggi si rende più che mai necessario ritornare al cuore, che (nelle Scritture) non è solo il centro dei sentimenti e delle emozioni: è la sede della libertà. Sebbene includa la ragione, la trascende e la trasforma, integrando e influenzando tutti gli aspetti della persona e dei suoi legami fondamentali. Il cuore è il luogo su cui la realtà esterna ha più impatto, in cui si compie la ricerca più profonda, dove si scoprono i desideri più autentici, si trova la propria identità ultima e si mettono a fuoco le decisioni da prendere».

About Davide De Amicis (4766 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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