Nuovi linguaggi, “necessità” profetica
«La capacità di utilizzare i nuovi linguaggi è richiesta non tanto per essere al passo coi tempi, ma proprio per permettere all’infinita ricchezza del Vangelo di trovare forme di espressione che siano in grado di raggiungere le menti e i cuori di tutti». Sono le parole di Benedetto XVI pronunciate nel messaggio per la 47° giornata mondiale per le comunicazioni sociali. Dopo l’approdo su Twitter il santo padre torna sul discorso della «nuova agorà» dei social network e sulla potenzialità degli spazi digitali come nuovi spazi di evangelizzazione: «quando sono valorizzati bene e con equilibrio – afferma Papa Ratzinger – contribuiscono a favorire forme di dialogo e di dibattito che, se realizzate con rispetto, attenzione per la privacy, responsabilità e dedizione alla verità, possono rafforzare i legami di unità tra le persone e promuovere efficacemente l’armonia della famiglia umana».
Sfatate, dunque, ma già da tempo dalla penna e dalla bocca del Papa, le equazioni internet=peccato, tecnologia=diavolo, ma c’è molto di più del discorso di Benedetto XVI che questa volta non si limita a narrare la potenzialità profetica del web e dei social network, ma ne delinea le possibilità relazionali e le risorse umanizzanti: «Oltre che strumento di evangelizzazione – prosegue il Papa – possono essere un fattore di sviluppo umano».
Chissà che questo nuovo messaggio non spinga i “pigri” del monitor – soprattutto nel mondo ecclesiale – a muovere passi virtuali nella rete digitale.