"Non si tratta semplicemente di dar loro un pasto – spiega Marilena Di Felice, responsabile di turno della mensa -. Mentre mangiano è importante girare tra i tavoli, dar loro un abbraccio, una carezza, un conforto, a volte ci scappa anche un bacio. Insomma, l’importante è farli sentire in famiglia"
"Ed è la coerenza che può far esclamare: “Questo è un cristiano!”, non tanto per quello che dice, ma per quello che fa, per il modo in cui si comporta. In realtà, questa coerenza è una grazia dello Spirito Santo che dobbiamo chiedere"