"Siamo consapevoli - precisa monsignor Di Falco - di quanto sia difficile svolgere questo compito, in un contesto storico caratterizzato da una cultura del relativismo dottrinale e morale. Tuttavia, viene indicata la via maestra di sempre, la strada della misericordia di cui siamo stati fatti partecipi e che tutti siamo chiamati ad esercitare"
"La nostra concreta solidarietà - sottolinea Papa Francesco - non venga meno specialmente nei confronti delle famiglie che stanno vivendo situazioni più difficili per le malattie, la mancanza di lavoro, le discriminazioni, la necessità di emigrare"
Per il Papa l'insegnamento va oltre il contenuto: "È un atto d’amore che illumina il cammino – sottolinea -, perché possiamo recuperare il senso della fraternità, per non ignorare i più vulnerabili. L’educatore è un testimone che non dona le sue conoscenze intellettuali, ma le sue convinzioni, il suo impegno vissuto"
"Se le donne che abitano nelle aree rurali disponessero di maggiori risorse economiche e di opportunità in tema di formazione – conclude Giorgina Gallo, membro del consiglio d’amministrazione dell’organizzazione umanitaria –, diverrebbero l’asset principale della lotta contro la fame e la malnutrizione"
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