"I corridoi umanitari - interviene Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio - non sono più in fase di sperimentazione, ma sono diventati un modello di difesa e di attenzione ai diritti umani e una modalità di risposta ad un fenomeno tipico del ventunesimo secolo come quello delle migrazioni"
Lo scambio pubblico-privato - secondo la ricerca - è cambiato, perché le esigenze di bilancio hanno spostato sulle famiglie una parte significativa del costo delle prestazioni sanitarie erogate dal pubblico. In estrema sintesi, si può dire che vince l’incubo delle liste di attesa troppo lunghe che sono il perno esplicativo dei comportamenti sanitari degli italiani di questi anni, le quali obbligano i cittadini ad usare il privato e l’intramoenia come porta di accesso accelerato alla cura
"Chiediamo - l'invito delle associazioni cattoliche firmatarie - che il Governo del nostro Paese sia presente, almeno in qualità di osservatore, alla Conferenza di Vienna del prossimo mese di marzo 2022, che riunirà tutti i Paesi che hanno ratificato il Trattato Onu