“Cercate il Signore per tutta la vita, anche quando sembra lontano”
"Voi - afferma monsignor Valentinetti, rivolgendosi ai cresimandi - dovete far conoscere Gesù agli altri, voi dovete impegnarvi a far sì che questa ricerca, che forse è di tanti - in questa epoca in cui sembra che le persone siano sempre più distratte dal cammino di fede - possa far loro incontrare Gesù, luce delle genti e gloria del suo popolo"

Oggi, festa liturgica della Presentazione di Gesù al tempio, Giornata della vita consacrata e Giornata per la vita, l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti ha presieduto la santa messa nella parrocchia di San Giovanni Bosco a Montesilvano, concelebrando con il parroco don Lorenzo Di Re.
Una celebrazione dedicata al conferimento del sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani: «Rendiamo grazie, Signore – esordisce il presule nell’omelia – per questo dono dello Spirito Santo, che oggi si manifesta a voi carissimi ragazzi, così com’è Gesù si è manifestato nel Tempio di Gerusalemme a questi due anziani, Simeone e Anna. Non so se nel cammino di fede che avete fatto in Azione cattolica, così come i catechisti vi hanno presentato, siete riusciti a percepire la presenza di Gesù nella vostra vita. Lui che si vuol manifestare, che si vuol far conoscere. Lui che è “luce per illuminare le genti – così come il vecchio Simeone ha proclamato – è gloria del suo popolo Israele”. Gloria nostra, della nostra vita».
La pagina del Vangelo presenta cinque personaggi. Uno è Gesù, ma piccolissimo, otto giorni dopo la nascita. Gli altri due sono Maria e Giuseppe, che accompagnano questo bambino al Tempio, e gli altri due sono Simeone e Anna. Chi sono questi due personaggi? Si dice che sono persone anziane, che pregavano nel Tempio giorno e notte. Che cosa cercavano? Che cosa aspettavano questo vegliardo e questa donna anzianissima? Aspettavano di incontrare il Signore. Aspettavano cercando continuamente di incontrare il Signore».

Da qui il primo invito ai credenti, specialmente ai giovani cresimandi: «Ecco – esorta l’arcivescovo Valentinetti -, cercare il Signore, sempre, in ogni circostanza. Voi oggi siete giovani, ci sono i vostri genitori che vi hanno accompagnato, c’è la comunità cristiana della parrocchia di San Giovanni in Bosco che vi sostiene, ma l’importante è cercare il Signore in ogni circostanza della vita, anche quando Lui non si fa vedere e quando sembra che sia lontano. Questi due anziani, per incontrare Gesù, hanno aspettato tutta la vita. Lei anzianissima, lui vegliando tanto da dire “Ora basta, posso morire. Lascia o Signore che il tuo servo vada in pace secondo la Tua Parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”. Ma ha cercato, ha cercato in continuazione».
Quindi l’arcivescovo di Pescara-Penne ha posto un nuovo interrogativo e una seconda riflessione ai fedeli presenti nella parrocchia di San Giovanni Bosco: «Quanti cercano il Signore e non lo sanno? – s’interroga -. Quanti cercano il Signore e nessuno glielo fa conoscere? Quanti cercano il Signore e sono in attesa di qualcosa di straordinario, come straordinario fu questo incontro di Simeone e Anna con il Bambino Gesù? Ma noi siamo comunità cristiana. Voi – precisa monsignor Valentinetti, rivolgendosi ancora ai cresimandi – vi assumete una responsabilità, da oggi in poi, con il sacramento della Cresima. Voi dovete far conoscere Gesù agli altri, voi dovete impegnarvi a far sì che questa ricerca, che forse è di tanti – in questa epoca in cui sembra che le persone siano sempre più distratte dal cammino di fede – possa far loro incontrare Gesù, luce delle genti e gloria del suo popolo».
Infine, ancora un riferimento al rito della Candelora rinnovato a inizio celebrazione eucaristica con l’accensione di centinaia di candele: «Quella candelina accesa – conclude l’arcivescovo Tommaso – è il simbolo. Ho intrasentito quanto diceva Don Lorenzo nell’ammonizione iniziale, “è un sacramentale”. Cioè qualcosa che ci abilita ad essere anche noi luce. Che lo Spirito Santo che sto per darvi – conclude ancora parlando ai cresimandi, vi trasformi in cercatori di Dio e di Gesù e vi faccia comunicatori di Gesù a tanti fratelli e a tante sorelle con la luce della vostra vita. Amen».
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