"Accogliere, proteggere, promuovere e integrare - afferma Papa Francesco -. I quattro verbi non valgono solo per i migranti e i rifugiati, ma esprimono la missione della Chiesa verso tutti gli abitanti delle periferie esistenziali, che devono essere accolti, protetti, promossi e integrati. Se mettiamo in pratica questi verbi, contribuiamo a costruire la città di Dio e dell’uomo"
"La dimensione ecumenica e del dialogo interreligioso - rilancia il cardinale Bassetti - devono coinvolgere parrocchie, gruppi, associazioni, movimenti, circoli culturali, federazioni, istituti religiosi e, non ultimi, i seminari, intrecciando tutta l’azione pastorale, dalla catechesi alla famiglia, dalla scuola alla comunicazione, e così via fino alle carceri e agli ospedali. Siamo chiamati a passare dall’approssimazione alla consapevolezza di chi vive nei territori delle nostre diocesi"
"I valori portanti dell’Europa - precisa Bagnasco - devono avere un fondamento ed una garanzia. Ebbene, la dimensione trascendente, l’Assoluto, è il migliore fondamento e la migliore garanzia per una convivenza umana e non soltanto organizzativa. Vorremmo che l’Europa si lasciasse aiutare, ascoltasse quelle che sono le nostre sollecitazione di ordine morale, spirituale, culturale che vanno a difendere la persona umana. Non sono contro la felicità della persona. Dio non è contro la felicità, non è geloso della libertà dell’uomo. Tutt’altro, è il migliore garante"
"La cultura dell’incontro e della pace nel Mediterraneo - sottolinea il cardinale Gualtiero Bassetti - non è un buon proposito per ingenui, ma l’unica possibilità realistica di benessere e prosperità dei nostri popoli, l’unica via che ne assicura realmente la sopravvivenza", aggiunge traendo spunto dal pensiero di Giorgio La Pira
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