"In un contesto come quello italiano - riflette monsignor Galantino -, in cui si raccolgono gravi segnali di malessere, di disagio e di demotivazione tra insegnanti e studenti, questi dati sono sicuramente consolanti e non possono essere taciuti, dandone merito in buona parte agli insegnanti di religione, che in questi trent’anni si sono formati seriamente nelle Facoltà teologiche e negli Istituti superiori di scienze religiose