"Rinnovo a tutti l’invito a partecipare spiritualmente, attraverso i mezzi di comunicazione, al momento di preghiera - invita Papa Francesco -. Vi incoraggio ad essere sempre fiduciosi nella misericordia di Dio e generosi con il prossimo, specialmente in questi tempi di incertezza"
"Non è possibile, in un Paese civile - denuncia don Ciotti - che l'80% dei familiari delle vittime non conosce la verità o la conosce solo in parte. Quella delle vittime innocenti delle mafie deve essere una memoria viva, una memoria che si assume l’impegno e la responsabilità di realizzare gli ideali di chi è stato ucciso perché non ha voluto piegarsi alla violenza, al sopruso, alla corruzione"
"Aiutare gli altri ci fa trovare noi stessi! - questa la lezione di San Francesco -. Questo il giogo dolce e soave - sottolinea il cardinale Zuppi - che ci unisce a chi per primo si è legato a noi, Gesù. Un legame di amore che ci libera dal giogo, quello sì, pesante e insopportabile dell’individualismo. Se ne esce solo insieme! Le difficoltà non sono affatto finite. Lo vediamo drammaticamente nel mondo e nel nostro Paese"
"Il vino migliore sta per arrivare, e sussurratelo ai disperati e a quelli con poco amore. Dio si avvicina sempre alle periferie di coloro che sono rimasti senza vino, di quelli che hanno da bere solo lo scoraggiamento; Gesù ha una preferenza per versare il migliore dei vini a quelli che per una ragione o per l’altra ormai sentono di avere rotto tutte le anfore. Il vino nuovo, il migliore, ci fa recuperare la gioia di essere famiglia"
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