"Parlare di Missione, con la M maiuscola, senza che vi siano missionari in carne e ossa, disposti a vivere fraternamente, non è possibile – ricorda il porporato -. Inoltre, se come Chiesa vogliamo davvero rendere intelligibile la fraternità nel mondo, dobbiamo vincere all’interno delle nostre comunità la tentazione all’individualismo"
"La scelta dei poveri - precisa don Soddu - significa dare dignità al povero, riconoscendone la centralità come persona collocata nel contesto della società e della comunità cristiana che lo accoglie e fa famiglia con lui. È importante che i tanti semi gettati siano ora coltivati, perché possano dare frutti dentro una Chiesa che continua a scrivere la sua storia a partire dalle opere di carità e dalla scelta preferenziale dei poveri"
"Sin da quando sono giovanissimi - sottolinea il presidente della Cei - va fatto capire che si è pronti a dare tutto per loro. Le periferie e, in questo caso, i giovani vanno viste come frontiere. Ce lo chiede la conversione invocata dal Papa"
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