"Seguendo l’invito di Papa Francesco a uscire - spiega il parroco -, con la Via Crucis abbiamo voluto farlo concretamente sperando di attirare l’attenzione e la partecipazione di coloro che a una celebrazione del genere non sono mai stati. Persone che magari ignorano perfino l’arrivo della Pasqua e che, invece, questa volta potranno incontrare il mistero della morte e della risurrezione di Gesù"
Don Oreste ci esortava ad essere santi e proprio nella notte dei Santi, poche ore prima di morire, andò in discoteca a parlare per l’ultima volta ai giovani. Così abbiamo creato per i ragazzi un’occasione d’incontro con Dio e con i poveri"
"Un ingiustificato pregiudizio – osserva la Cei - considera il testo sacro un documento riservato alle comunità dei fedeli. Ma la Bibbia, insieme ai testi delle altre “religioni del Libro”, intende parlare a tutti gli uomini. È per questo che l’insegnamento della religione cattolica costituisce un’occasione unica per accostarsi alle pagine bibliche anche nella scuola"