“Senza la misericordia e senza lo Spirito Santo, noi siamo niente”
«La misericordia si è persa in Medio Oriente, in Ucraina, si sta perdendo anche tra Cambogia e le regioni confinanti. Non invochiamo più misericordia ma armamenti. Si vis pacem para bellum, "se vuoi la pace, prepara la guerra", non è ancora tramontato. Lo dico con sofferenza»
Monsignor Valentinetti durante la Santa Messa per la festa dedicata a Sant'Andrea Apostolo nell'omonima chiesa a Pescara
Questa mattina, nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Pescara, gremita di fedeli per la festa del santo patrono, l’arcivescovo di Pescara-Penne ha celebrato alle 9.00 la Santa Messa. Nell’omelia il presule si è soffermato sul valore della preghiera e sull’urgenza della misericordia in un mondo sempre più segnato dalla guerra e dall’indifferenza.

«La preghiera non è un accumulo di parole – ha esordito l’arcivescovo – ma un ascolto silenzioso, un mettersi davanti a Dio con semplicità». Partendo dalla versione sobria del Vangelo di Matteo, ha invitato i presenti a «pregare secondo il cuore di Dio», superando la convinzione che molte parole «ammucchiate» possano avere più forza. L’insistenza nella preghiera – ha spiegato – non serve a convincere Dio, ma a convincere noi stessi che senza il suo aiuto non siamo nulla: «Senza la misericordia e senza lo Spirito Santo, noi siamo niente».

Particolarmente toccante il riferimento alla figura di Abramo che, nella prima lettura del giorno, intercede per Sodoma e Gomorra: «Anche noi – ha detto il presule – dobbiamo avere la stessa audacia di Abramo, pregare con essenzialità, chiedere il dono dello Spirito Santo e ritrovare la forza della misericordia». È proprio la misericordia il centro più accorato dell’omelia, descritta con un’immagine potente, quella della corrispondete parola greca, che rimanda al «tremore dell’utero materno quando sente muoversi il figlio nel grembo». Una misericordia che, però, fa notare il vescovo, sembra scomparsa: «Si è persa in Medio Oriente, in Ucraina, si sta perdendo anche tra Cambogia e le regioni confinanti. Non invochiamo più misericordia ma armamenti. Si vis pacem para bellum, “se vuoi la pace, prepara la guerra”, non è ancora tramontato. Lo dico con sofferenza».

L’arcivescovo ha infine fatto sue le parole di Papa Francesco e di Papa Leone, chiedendo un rinnovato impegno per la pace, per i più piccoli e gli indifesi: «Misericordia, Signore, misericordia degli umili, dei bambini. Non hanno nessuna colpa eppure sono loro a pagare le peggiori conseguenze di una guerra senza senso».
Al termine della messa, partecipata anche dalle autorità civili e militari, è seguito il corteo di fedeli, che in processione ha accompagnato la statua del santo patrono prima per le vie della città e poi fino al molo nord. Quest’anno, a causa di alcuni lavori pubblici ancora in corso, Sant’Andrea è stato imbarcato per la tradizionale processione in mare dal molo sud e con pochissime barche al seguito, in un forte gesto simbolico da parte degli armatori pescaresi in protesta per il mancato dragaggio del porto. Proprio loro, questa mattina, non hanno mancato però di suonare le sirene al passaggio del santo in segno di rispetto.

A tal proposito, anche il percorso della barca con il santo è stato ridotto per via dell’insabbiamento del Porto Canale, ma questo non ha impedito di svolgere i più classici riti della festa, come il lancio delle corone in onore e ricordo delle vittime del mare, tra cui anche la piccola Fatime, annegata a 12 anni appena qualche giorno fa mentre faceva un bagno con le sorelline. Per lei è stato gettato un mazzo di girasoli.
Un’ultima novità, che fa sentire il suo peso all’interno di una festa importante per la città ma che ha già le sue tensioni, riguarda lo spettacolo pirotecnico che da decenni conclude la tre giorni dedicata a Sant’Andrea, e che quest’anno invece non si farà. In base a quanto comunicato nei giorni scorsi dal comitato festa, non sussisterebbero le condizioni di piena sicurezza per i fuochi d’artificio sul mare, che saranno quindi sostituiti domani sera, lunedì 28 luglio, da fontane luminose.


