L’arte del Duomo di Penne in mostra al Palazzo delle esposizioni di Roma
"Grazie a questa iniziativa – sottolinea l’arcivescovo Valentinetti - i nostri bassorilievi – e con essi la nostra arte - hanno avuto la possibilità di beneficiare di una visibilità a livello nazionale e internazionale, in un luogo di grande prestigio, insieme a opere da tutto il resto d'Italia. Quindi non possiamo che essere soddisfatti di questo importante risultato"
I quattro bassorilievi in pietra del XII secolo, in mostra al Palazzo delle esposizioni - Foto: Alberto Novelli
L’antica arte scultorea dell’area vestina e della Chiesa di Pescara-Penne fa mostra di sé davanti agli occhi del mondo, presso il Palazzo delle esposizioni di Roma dallo scorso 28 ottobre fino al 18 gennaio 2026, con quattro lastre in pietra scolpita (datate alla prima metà del XII secolo) che raffigurano i quattro simboli degli evangelisti: l’angelo per Matteo, il leone per Marco, il bue per Luca e l’aquila per Giovanni.
I quattro bassorilievi, realizzati da autori ignoti, anticamente cingevano l’ambone del Duomo di San Massimo a Penne e attualmente vengono conservati nel Museo civico diocesano di Penne (Pescara), di prossima riapertura a seguito dei necessari lavori di ristrutturazione in corso. Il restauro e l’esposizione di queste opere, sono divenute possibili grazie alla partecipazione alla ventesima edizione di “Restituzioni 2025”: il grande programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre 36 anni, in collaborazione con il Ministero della Cultura.
Così le quattro antiche lastre in pietra scolpita sono diventate una delle 117 opere esposte al pubblico, su di un totale di 128 opere d’arte restaurate – tra il 2022 e il 2025 – con il supporto economico del noto istituto bancario. È stata la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, essendo fra i 51 enti di tutela partner dell’iniziativa, a proporre i quattro bassorilievi appartenenti al Museo civico diocesano di Penne (uno dei 67 enti proprietari coinvolti) al Programma Restituzioni che le ha scelte e inserite nel catalogo 2025.

Così la restauratrice Annarita Di Nardo ha avuto il via libera per lavorare al recupero delle opere, successivamente esposte al pubblico del Palazzo delle esposizioni di Roma, con viva soddisfazione dell’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti che ha sostenuto convintamente l’operazione: «Ringrazio vivamente Intesa Sanpaolo e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Chieti e Pescara – afferma il presule – per aver permesso la riscoperta di questi capolavori che, mediante il loro restauro e l’esposizione nel prestigioso palazzo capitolino, rappresentano un grande biglietto da visita affinché il pubblico possa ammirare le opere d’arte custodite anche nel territorio della Chiesa di Pescara-Penne. Nello specifico, le quattro lastre in pietra scolpite provenienti da Penne sono uniche nel loro genere, essendo riconducibili ad artisti locali».
Tra l’altro la mostra delle 117 opere selezionate, nel Palazzo delle esposizioni, sta avvenendo sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è stata prodotta e organizzata da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, nonché promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale: «Grazie a questa iniziativa – conclude l’arcivescovo Valentinetti – i nostri bassorilievi – e con essi la nostra arte – hanno avuto la possibilità di beneficiare di una visibilità a livello nazionale e internazionale, in un luogo di grande prestigio, insieme a opere da tutto il resto d’Italia. Quindi non possiamo che essere soddisfatti di questo importante risultato».


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