"Non dobbiamo arrenderci - sottolinea Papa Francesco - all’idea di dover applicare questo sistema, che è anche di sicurezza, a tutta la nostra vita, alla vita della famiglia, della città, della società, e tanto meno alla vita della Chiesa. Sarebbe terribile! Una Chiesa inospitale, così come una famiglia rinchiusa su sé stessa, mortifica il Vangelo e inaridisce il mondo"
"L’esposizione precoce all’inquinamento esterno dovuto a particolato atmosferico, biossido di azoto e ozono, prodotte da mezzi di trasporto, riscaldamento domestico e emissioni industriali – spiega Luca Ronfani, dell’Irccs materno infantile Burlo Garofolo di Trieste e referente scientifico del progetto “Ambiente e primi 1.000 giorni” – può portare a malattie e oneri sanitari che durano tutta la vita, a esiti negativi durante la vita fetale e alla nascita, a un aumento della mortalità infantile, disturbi dello sviluppo neurologico, obesità infantile, compromissione della funzione polmonare, asma e otite media"
"Il mondo - avverte monsignor Tommaso Valentinetti - deve cercare un tesoro grande, deve cercare assolutamente di salvare questo pianeta. Papa Francesco ce l'ha detto nell'enciclica Laudato si’, ma a me tutto sembra eccetto che si stiano mettendo in atto azioni molto concrete, perché più scienziati lo dicono che il tempo ormai si è fatto breve, si sta facendo sempre più breve e questo pianeta corre grossi rischi. Non tanto per quelli della mia età, ma ai giovani, ai ragazzi, ai nipoti che cosa stiamo lasciando?"
Oliviero Forti, Caritas Italiana: «La sfida è ripartire dalle comunità; la pandemia ha esasperato ogni ambito della quotidianità, ma solo lavorando per e insieme alle comunità potremo raggiungere il cambiamento auspicato: non c'è norma o decisione politica che possa farlo meglio»