"Una bella liturgia, sobria e partecipata - conclude l'arcivescovo Valentinetti - esprime una vita convinta di fede, una vita bella di ricerca e in cammino, sperando di poter credere, ci dà la possibilità di esprimere una liturgia vera. In questa strada bisogna tutti rimetterci alla scuola di Gesù, ridiventando discepoli"