"Noi confidiamo, come Chiesa - auspica monsignor Valentinetti -, che voi giovani possiate essere i nuovi evangelizzatori. La Chiesa che sfiderà il primo secolo del terzo millennio del Cristianesimo siete voi. Non è tanto importante la realizzazione che farete, ma quanto la certezza che se vivrete – se vivremo – con questo spirito, il vostro, il nostro nome sarà scritto nel cielo e sarà l’Avvento del Regno del Signore"
"Sento parlare sempre di misure specifiche o di bonus - riflette il porporato -. Tutte cose buone, ma mi sembrano solo delle toppe. Occorre invece ricucire l’intero vestito. C’è un’Italia da rammendare e da rilanciare con coraggio, carità e responsabilità"
"Proseguiamo il cammino che il Signore desidera - esorta Papa Francesco -. Chiediamo a Lui uno sguardo guarito e salvato, che sa diffondere luce, perché ricorda lo splendore che lo ha illuminato. Senza farci mai offuscare dal pessimismo e dal peccato, cerchiamo e vediamo la gloria di Dio, che risplende nell’uomo vivente"
"Che il 2025 - auspica il Papa - sia un anno in cui cresca la pace! Quella pace vera e duratura, che non si ferma ai cavilli dei contratti o ai tavoli dei compromessi umani. Cerchiamo la pace vera, che viene donata da Dio a un cuore disarmato. Un cuore che non si impunta a calcolare ciò che è mio e ciò che è tuo; un cuore che scioglie l’egoismo nella prontezza ad andare incontro agli altri; un cuore che non esita a riconoscersi debitore nei confronti di Dio e per questo è pronto a rimettere i debiti che opprimono il prossimo; un cuore che supera lo sconforto per il futuro con la speranza che ogni persona è una risorsa per questo mondo"