"Siamo qui come piccolo “resto” di Chiesa, piccolo “resto” sacramentale nella notte di Pentecoste - sottolinea monsignor Valentinetti -, per comprendere perché da questo effluvio d’acqua viva e di Spirito Santo, possiamo essere mandati anche noi per diventare una Chiesa sempre più capace di conoscere e leggere la profondità della santità. Una Chiesa capace di vivere non la santità dell’effimero, della devozione e basta, non una santità della superficialità, che ci può semplicemente scaldare il cuore e non ci converte. Una santità che ci prenda l’anima, che ci faccia ragionare. Una santità che ci faccia prendere decisioni, capace di essere rivoluzionata così come hanno fatto tutti i santi che hanno operato con la loro vita e con la loro esistenza"
"Senza contare - spiega Vincenzo Falabella - che circa 35 mila di questi insegnanti non hanno mai svolto alcun percorso di formazione o di specializzazione. La questione non è tanto numerica, ma piuttosto di qualità dell’azione di sostegno che presuppone preparazione e professionalità che non si inventano"