"Ho solo detto quello che mi è accaduto – racconta Pasquale, il giovane miracolato da San Nunzio Sulprizio -, perché ci ho creduto e non sono rimasto a casa a ringraziare il Signore per conto mio, ma l’ho fatto testimoniando concretamente la grazia ricevuta dal Beato Nunzio. Bisogna crederci, perché è vero. A quanti incontro dico “Abbi fede, Dio ti salva”
"Rendo grazie al Signore – premette il cardinale -, con voi e per voi, per questa bella realtà ecclesiale così vivace e feconda che, sotto la guida del suo pastore e con l’apporto di molteplici carismi ed energie, annuncia e testimonia il Vangelo in questo angolo dell’Abruzzo e continua ad offrire ragioni a tutti per vivere e sperare. Oggi nuovamente l’affidiamo all’intercessione del suo patrono San Cetteo"
Un cammino sinodale che continua con l’ascolto: "Una Chiesa che ascolta, e l’ascolto ferisce – ricorda il cardinale Zuppi -. Quando la Chiesa ascolta, fa sua la sofferenza. Alla comunità ecclesiale il compito di capire come essere madre vicina e come incontrare i tanti compagni di strada di questo viaggio, tramite un’azione di sostegno, vicinanza e sinodalità"
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