"All'intercessione di san Giovanni Paolo II - aggiunge il Papa - affidiamo gli ultimi mesi di preparazione di questo pellegrinaggio che, nel quadro dell’Anno Santo della Misericordia, sarà il Giubileo dei giovani a livello della Chiesa universale"
"Ciascuno di noi - ricorda il Papa - è chiamato a portare la luce della Parola di Dio e la forza della grazia a coloro che soffrono e a quanti li assistono, familiari, medici, infermieri, perché il servizio al malato sia compiuto sempre più con umanità, con dedizione generosa, con amore evangelico, con tenerezza"
"Siamo l’unico Paese europeo (tra quelli i cui dati sono disponibili) - rilancia il sociologo Magatti - che investe meno dell’1% sul totale della spesa nazionale nell'istruzione superiore. E gli effetti di queste scelte si vedono sugli anni di istruzioni medi della popolazione italiana. Per queste ragioni, il Paese sembra non aver più futuro, patisce un tradimento di concretezza tra una percentuale troppo bassa di laureati, discipline sbagliate, insegnanti scoraggiati e una percentuale di neet (giovani che né studiano né lavorano) oltre il 20%"
"Sant'Antonio – rilancia monsignor Valentinetti - si sarebbe fatto in quattro nel portare il Vangelo veramente a tutti. Ci dobbiamo risollevare. Se Papa Francesco ci ha chiesto un percorso sinodale, cioè un percorso di ascolto di vicendevole per ritessere una rete di conoscenza, di fraternità e di amicizia senza aspettarci nulla, senza aspettarci immediatamente grandi risultati, ce l'ha chiesto perché noi abbiamo la responsabilità di essere sale e luce"
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