"Dobbiamo convincerci - spiega Papa Francesco -, nonostante ogni contraria apparenza, che la concordia è sempre possibile, ad ogni livello e in ogni situazione. Non c’è futuro senza propositi e progetti di pace!"
"Ciascuno è chiamato a rinnovare ogni giorno, e in particolare nelle ore più difficili, un profondo esame di coscienza – aggiunge Bianchi -, chiedendo perdono ai fratelli e alle sorelle in umanità per tutte le volte che l’indifferenza ha prevalso sulla solidarietà, la menzogna sulla verità, l’odio sull’amore, la guerra sulla pace"
"La crisi umanitaria provocata dalla distruzione della diga di Kakhovka – testimonia Sonia Khush, direttrice di Save the Children in Ucraina - è a più livelli e il suo impatto a lungo termine comincia solo ora a manifestarsi. Ho visitato l’Ucraina meridionale e ho visto in prima persona l’effetto delle inondazioni sui bambini. Le famiglie, che hanno sopportato 17 mesi di bombardamenti, ora hanno le abitazioni gravemente danneggiate o distrutte dall’innalzamento dell’acqua. I loro orti sono stati completamente spazzati via, lasciando molti senza mezzi di sostentamento"
"Siamo preoccupati - commenta Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie - non tanto per il crollo, prevedibile, delle nascite, quanto perché la politica non sembra aver compreso bene le conseguenze di questo inverno demografico. Quando accade che in un Paese con questo problema demografico, chi mette al mondo un figlio rischia di diventare povero, la politica non può stare a guardare"
"Dopo la significativa assegnazione del premio Nobel per la pace al World Food Programme – riflette Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame -, occorre adesso sostenere, concretamente, i programmi promossi da chi, da decenni, opera con l’obiettivo di ridurre l’insicurezza alimentare determinata non solo dai conflitti in corso ma anche dai cambiamenti climatici, dalle disuguaglianze socioeconomiche e dall’attuale emergenza coronavirus"
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