"La misericordia - ammonisce il Papa - non abbandona chi rimane indietro. Ora, mentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, si insinua proprio questo pericolo: dimenticare chi è rimasto indietro. È tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!"
"La sinodalità – puntualizza don Giacomo Costa, consultore della Segreteria generale del Sinodo - non è un espediente organizzativo per la ripartizione di ruoli e poteri. Vocazioni, carismi e ministeri – incluso il ministero ordinato – vanno compresi a partire dalla logica della missione, non delle dinamiche organizzative interne alla comunità ecclesiale. È una sinodalità missionaria. In questa luce si pone anche la questione dei ministeri laicali e soprattutto del posto delle donne all’interno della Chiesa, anche rispetto alla partecipazione ai processi decisionali e all’accesso alle strutture di governo. Per costruire possibilità concrete di vivere comunione, partecipazione e missione la Chiesa ha bisogno di strutture, in particolare di governo prevedendo anche le opportune innovazioni del diritto canonico. Ma le strutture da sole non bastano. C’è bisogno di un lavoro di formazione continua che sostenga una cultura sinodale diffusa e di una spiritualità"
"Se a volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori - ricorda Papa Francesco -, essa non lo è nel cuore di Dio! Egli ci dona sempre nuove occasioni affinché possiamo ricominciare ad amare"
(c) 2010-2014 - La Porzione ... nel frammento, tutto! - Iscritta al Registro speciale stampa del tribunale di Pescara n. 26/2010