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Migranti: “Oltre 400 bambini morti nel Mediterraneo centrale nel 2017”

"Le migrazioni, specialmente per i bambini - dichiara Ted Chaiban, direttore dei programmi dell’Unicef - non devono essere pericolose. Le politiche, le pratiche e i comportamenti che espongono i bambini migranti a pericoli possono e devono cambiare"

È quanto denunciato dall’Unicef, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti celebrata ieri

Un neonato salvato in mare, durante uno dei viaggi della speranza verso l'Europa

«Solo quest’anno, circa 15 mila bambini non accompagnati hanno raggiunto l’Italia via mare, percorrendo la pericolosa rotta del Mediterraneo centrale, dalla Libia all’Italia. E dall’inizio dell’anno, oltre 400 bambini sono morti nel tentativo di compiere questo viaggio, mentre in migliaia sono stati vittime di abusi, sfruttamento, schiavitù e detenzione mentre transitavano attraverso la Libia».

È quanto denunciato dall’Unicef, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti celebrata ieri. Secondo l’organizzazione umanitaria, il 2018 potrebbe essere un anno decisivo per i bambini migranti, se i Paesi seguissero buone pratiche per assicurare la loro sicurezza e il loro benessere. Secondo le stime, circa 50 milioni di bambini nel mondo stanno compiendo un percorso migratorio: «Gran parte di questa migrazione è positiva – sottolinea l’Unicef – e i bambini e le loro famiglie si stanno spostando in maniera volontaria e sicura. Ma l’esperienza migratoria per milioni di bambini non è volontaria e sicura, ma è piena di rischi e pericoli».

Ted Chaiban, direttore programmi Unicef

Infatti, circa 28 milioni di bambini sono stati allontanati dalle loro case a causa di conflitti. In molti casi, i bambini e le famiglie senza percorsi sufficientemente sicuri e regolari per migrare sono costretti a rivolgersi ai responsabili di traffico, tratta e a intraprendere rotte informali pericolose che sottopongono la loro sicurezza a un enorme rischio: «Le migrazioni, specialmente per i bambini – dichiara Ted Chaiban, direttore dei programmi dell’Unicef – non devono essere pericolose. Le politiche, le pratiche e i comportamenti che espongono i bambini migranti a pericoli possono e devono cambiare. Il 2018 è il momento per farlo e il Global Compact per le migrazioni è un’opportunità».

Tra le richieste dell’Unicef, quelle di proteggere i bambini rifugiati e migranti, in particolar modo quelli non accompagnati, da sfruttamento e violenza, porre fine alla detenzione dei bambini richiedenti lo status di rifugiato o migranti, tenere unite le famiglie, consentire ai bambini rifugiati e migranti di studiare e dare loro accesso a servizi sanitari e di altro tipo, di qualità, promuovere misure che combattano xenofobia, discriminazioni e marginalizzazione nei Pesi di transito e di destinazione.

About Davide De Amicis (4576 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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