"È una proposta semplice - spiega Emilio Inzaurraga, coordinatore internazionale del Fiac - che rivolgiamo a tutti. Ciascuno può pregare lì dove si trova, seconda la sua tradizione religiosa. È un modo per ricordarsi che ciascuno di noi può essere strumento di pace"
"È fondamentale costruire una solida alleanza tra i settori sanitario, socio-sanitario ed educativo - propone il cardinale Turkson - e garantire la continuità dell’assistenza e della cura per tutto l’arco della loro vita. La specializzazione e l’integrazione tra i servizi dell’età evolutiva e quelli dell’età adulta consentano loro di ricevere gli interventi appropriati senza vanificare le risorse impiegate"
"I figli nati e cresciuti in famiglie numerose, in genere – evidenzia il focus -, hanno un’auto-percezione ed una percezione più realistica e sono maggiormente capaci di adattamento o, se vogliamo, di resilienza. La loro è una visione socio-centrica, nel senso che non considerano se stessi come unica misura del mondo"
Non sono poche le persone che vengono contraddette anche per la fede, per il credere, per l’essersi messi nella logica di seguire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente. Anche in mezzo a noi, anche nella nostra vita, anche nella nostra Chiesa, nelle nostre parrocchie. Ebbene, accettiamo queste contraddizioni perché se le accettiamo, lì forgeremo la nostra santità
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