"Tutti i governi - spiega Mauro Albrizio, responsabile dell’ufficio europeo di Legambiente a Bruxelles - si sono impegnati a rendere pienamente operativo l’Accordo di Parigi entro il 2018. Va tuttavia sottolineato che i risultati concreti sono modesti, in particolare per quanto riguarda il sostegno finanziario dei paesi industrializzati all’azione climatica dei paesi poveri. Il risultato di maggior rilievo, comunque, è l’adozione del programma di lavoro con un calendario di verifiche intermedie serrato, per definire la governance dell’Accordo entro la COP24 del 2018"
"L’anno che si va chiudendo - conclude il Censis - segna, infatti, l’inizio di un diverso modo di osservare l’orizzonte italiano del futuro e rafforza l’impressione che l’adeguamento verso il basso non può proseguire senza limiti, senza porre argini o individuare punti di sostegno per frenare lo sgretolamento, per provare ad ancorarsi e tentare un cambio di direzione"