"Abbiamo bisogno di una grammatica umana più inclusiva – rilancia il cardinale Tolentino de Mendonça -, che faccia i conti con la realtà della vita così com’è, di quello che l’essere umano è come potenzialità. Perché il nostro corpo è la lingua materna di Dio. Il nostro corpo umano, quello che siamo, anche nei sensi materiali, naturali, anche nei cinque sensi, noi abbiamo vie di accesso, sensori per costruire una esperienza spirituale"