«La nostra chiesa locale – spiega monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne - ha voluto impegnarsi in questo progetto per questi primi 10 anni, appunto, per dare una chiara testimonianza di stabilità, per esserci nel vero senso della parola e per instaurare con la chiesa locale di Sapë un legame saldo. Non volevamo arrivare in Albania come assistenti o volontari, così come non volevamo intervenire con iniziative spot che servissero solo a creare aspettative e illusioni.
“Quanto è bello, quanto è soave che i fratelli vivano insieme come olio profumato che scende sul collo e sulla barba di Aronne” - afferma l'arcivescovo Valentinetti -. Con queste parole del salmo, voglio esprimere tutta la mia gioia per questa celebrazione del nostro santo patrono San Cetteo per la devozione del popolo pescarese, per la devozione dell'Arcidiocesi di Pescara-Penne - che si fregia di averlo come patrono - e perché questa solennità potesse avere ancora più lustro e significato
"Siate costanti - ricorda monsignor Tommaso Valentinetti, citando la lettera di San Giacomo apostolo -, siate pazienti, abbiate la calma e la costanza di vivere la vostra vita giorno per giorno. Guardate l’agricoltore, è paziente, aspetta che il frutto arrivi. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina, è più vicina di duemila anni fa, è più vicina di ieri, ogni giorno che passa è sempre più vicina, ma dobbiamo avere il coraggio della perseveranza in questa vita con la fede, non lamentandoci gli uni degli altri, ma prendendo come modello di sopportazione e costanza i profeti"
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