"Non si arresta, purtroppo – constata il Papa -, la violenta aggressione contro l’Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c’è giustificazione per questo! Supplico tutti gli attori della comunità internazionale, perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante"
"La speranza cristiana – puntualizza Bergoglio - non è un lieto fine da attendere passivamente, non è l’happy end di un film. È la promessa del Signore da accogliere qui e ora, in questa terra che soffre e che geme. Essa ci chiede perciò di non indugiare, di non trascinarci nelle abitudini, di non sostare nelle mediocrità e nella pigrizia. Ci chiede – direbbe Sant’Agostino – di sdegnarci per le cose che non vanno e avere il coraggio di cambiarle; ci chiede di farci pellegrini alla ricerca della verità, sognatori mai stanchi, donne e uomini che si lasciano inquietare dal sogno di Dio, il sogno di un mondo nuovo, dove regnano la pace e la giustizia"
"L’entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando nucleare è l’inizio, non la fine, dei nostri sforzi - sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce rossa *. Perché, ad oggi, gli Stati firmatari sono 86 e quelli che lo hanno ratificato 51. Ancora troppo pochi"