“I giovani oggi - conclude il porporato - non ascoltano, ma vogliono essere ascoltati. Vogliono essere accompagnati e non guidati alla maniera diciamo classica, vogliono essere protagonisti, non hanno lavoro, vogliono lavoro, vogliono lo spazio e purtroppo gli viene negato che vogliamo rinnovare la stessa Chiesa all’interno e avere energie nuove che sappiano vedere il futuro e dare un contributo alla società”.
"Giovani, siete la Chiesa di domani. Dateci famiglie sante - invita l’arcivescovo -, dateci uomini e donne che sappiano amarsi, che sappiano donare al mondo dei figli. Dateci coppie che preghino, dateci coppie che sappiano superare le legittime e inevitabili difficoltà. Dateci famiglie che siano attente al cammino di fede, personale e dei figli"