"Si presenta, inevitabile – ricorda il cardinale Zuppi -, l’ora dei doveri e delle responsabilità per cui la politica dovrà trovare il più virtuoso punto d’incontro tra ciò che è buono e ciò che è realmente possibile, perché le risorse esistenti non vadano sprecate ma collocate al servizio del bene comune e dell’intera popolazione. È un tempo nel quale dobbiamo ricostruire il senso di comunità"
"Il rinvio - ribadisce l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio - non è che un segnale forte che dimostra la mancanza di coraggio su alcune scelte importanti per il futuro del nostro Paese. In un momento in cui tutti chiedono maggiore integrazione e meno discriminazione, questa battuta d’arresto sull’estensione dello ius soli, invece, non fermerà la fantomatica invasione, ma la reale integrazione"
"Confessiamo - spiega Papa Francesco -, pur con prospettive diverse, lo stesso Dio, Creatore dell’universo e Signore della storia. Ed Egli, nella sua infinita bontà e sapienza, benedice sempre il nostro impegno di dialogo. Le confessioni cristiane trovano la loro unità in Cristo; l’ebraismo trova la sua unità nella Torah. I cristiani credono che Gesù Cristo è la Parola di Dio fattasi carne nel mondo; per gli ebrei la Parola di Dio è presente soprattutto nella Torah"
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