La preghiera, poi, si è fatta invocazione al Signore: «Perché trasformi i nostri cuori induriti - auspica il Santo Padre - in cuori capaci di perdonare e di amare e, per il dono della speranza, che consenta alla Chiesa di essere fedele e di continuare a portare la sua testimonianza nel corpo della nostra umanità ferita, per continuare ad essere voce che grida nel deserto dell’umanità, per preparare la strada del tuo ritorno trionfante"
"Questi barbari - sottolinea Bagnasco - sanno che la storia non si può fermare e quindi sono di per sé perdenti perché la storia della cultura, delle idee, dei valori, delle giuste libertà non può essere fermata da nessuna violenza e da nessuna brutalità"
"Il Dio fatto uomo - spiega don Dioniso Candido - parla la lingua degli uomini, si fa capire. Dio è trascendente, infinito e non è scontato, deve farsi piccolo per farsi comprensibile. Dio è totalmente diverso da quello che noi ci figuriamo, ma lui ha scelto di rendersi comprensibile"
"Non lasciamoci contagiare dalla logica perversa della guerra – rilancia -; non cadiamo nella trappola dell’odio per il nemico. Rimettiamo la pace al cuore della visione del futuro, come obiettivo centrale del nostro agire personale, sociale e politico, a tutti i livelli. Disinneschiamo i conflitti con l’arma del dialogo"
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