"Nell’arco di 26 anni – spiega il cardinale Gualtiero Bassetti - quel Pontefice venuto da lontano ha cambiato radicalmente il modo di guardare alla Chiesa e al cristianesimo. La sua elezione inattesa è stata un’autentica irruzione dello Spirito Santo nella vita degli uomini e il suo lungo pontificato ha rappresentato una risposta alla crisi profonda che aveva investito la Chiesa universale"
"L’anziano non autosufficiente ci ricorda che le due forme di cura, sanitaria e sociale, devono andare a braccetto - sottolinea don Marco Pagniello -. Un’altra sfida importante è sfida accogliere la diversità e la complessità. Inoltre non possiamo parlare di cura se non parliamo di inclusione. Gli anziani hanno bisogno di relazioni belle e buone. La parrocchia, il vicino di casa, deve sentire la responsabilità di questa cura"
"San Camillo - ricorda monsignor Valentinetti -, ai suoi tempi, ha visto una marea di persone abbandonate a se stesse, che non venivano curate da nessuno e lui si piegò su queste sofferenze, dolori e afflizioni. È stato capace di comprendere che quella parola di Gesù nel Vangelo di Matteo, “Ogni volta che avete fatto una di queste cose, l’avete fatta a me”, era vera a tal punto che mentre accudiva i malati, San Camillo molte volte ha avuto la grazia di vedere il volto di Gesù nei loro volti"
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