Aiuto allo sviluppo: “Manca all’appello un miliardo di euro già stanziati”
"Stando a quanto previsto dal Governo Gentiloni nell’approvazione della legge di bilancio 2018 - denuncia Francesco Petrelli, senior policy officier su finanza per lo sviluppo di Oxfam Italia -, sarebbero dovuti essere erogati 5,02 miliardi di euro, pari allo 0,28%. Ma i dati Ocse ci raccontano una storia diversa. Lo stanziamento italiano in aiuto pubblico l’anno scorso nel nostro Paese si è fermato a 4,2 miliardi

«Nonostante le promesse del Governo, manca all’appello quasi un miliardo di euro teoricamente già stanziati per gli aiuti allo sviluppo». La denuncia arriva da Francesco Petrelli, senior policy officier su finanza per lo sviluppo di Oxfam Italia: «Dopo anni di aumento constante dal 2012 del volume di aiuto pubblico – sottolinea Petrelli –, nel 2017 l’Italia aveva raggiunto lo stanziamento dello 0,30% in rapporto al nostro reddito nazionale lordo. Ci saremmo quindi aspettati, anche nella peggiore delle ipotesi, un calo assai più ridotto nel 2018. E stando a quanto previsto dal Governo Gentiloni nell’approvazione della legge di bilancio 2018, sarebbero dovuti essere erogati 5,02 miliardi di euro, pari allo 0,28%. Ma i dati Ocse ci raccontano una storia diversa. Lo stanziamento italiano in aiuto pubblico l’anno scorso nel nostro Paese si è fermato a 4,2 miliardi».
Non solo. In base ai rapporti di Oxfam e Openpolis risulta che, oltre alle ingenti riduzioni dell’aiuto pubblico, a livello di destinazione dei fondi allocati, mancherebbero all’appello un miliardo di euro come differenza tra gli importi destinati per il 2018 al Ministero dell’Interno per l’accoglienza migranti e quelli rendicontati dall’Ocse: «Di fronte a questi numeri – aggiunge il senior policy officier su finanza per lo sviluppo di Oxfam Italia di Oxfam Italia -, sono almeno due le domande che è doveroso porre all’attuale Governo e sul quale i cittadini dovrebbero essere informati, trattandosi di fondi pubblici. In primo luogo, dove sono stati allocati i fondi destinati al ministero dell’Interno per l’accoglienza dei migranti nel 2018 e perché non sono stati usati per altri settori della cooperazione, ossia per lo scopo per il quale erano stati stanziati? In secondo luogo, perché nella legge di bilancio 2019, alla luce della drastica riduzione del numero di migranti e richiedenti asilo che approdano nel nostro Paese, si è comunque deciso di destinare al ministero dell’Interno, in ambito di cooperazione, quasi 1,7 miliardi di euro per l’accoglienza dei migranti?».