Crocifisso a scuola: “Non è un simbolo divisivo”
"Qui non si tratta di una questione confessionale - precisa monsignor Russo -, ma di civiltà e di appartenenza a una cultura intrisa di cristianesimo e anche di ciò che ne è scaturito in termini di accoglienza e di integrazione"

Continua a far discutere l’affermazione con cui il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha rilanciato l’eventualità di rimuovere i crocifissi dalle aule scolastiche, vedendo meglio mappamondi e articoli della Costituzione al loro posto.
Un’eventualità contro la quale ieri si è espresso anche il segretario generale della Conferenza episcopale italiana: «Il Crocifisso nelle aule scolastiche non è un simbolo divisivo – afferma monsignor Stefano Russo -. Qui non si tratta di una questione confessionale, ma di civiltà e di appartenenza a una cultura intrisa di cristianesimo e anche di ciò che ne è scaturito in termini di accoglienza e di integrazione».
Ma il presule non si è limitato semplicemente a difendere la presenza dei crocifissi a scuola, approfondendo il significato reale della loro presenza: «Non mi permetto di giudicare la fede degli altri – puntualizza il presule -. Ricordo che i simboli religiosi, nella loro funzione, rimandano sempre a qualcosa d’altro. È questo il loro significato – aggiunge, citando i due pronunciamenti del Consiglio di Stato, la sentenza della Corte Costituzionale e quella della Grand Chambre della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo -. Sappiamo tutti quanto le radici cristiane hanno segnato l’essenza della nostra civiltà, della nostra cultura, della nostra essenza».
D’altra parte, a detta del segretario generale della Cei, ostentare i simboli senza avere una coerenza di vita è fuorviante, ma: «Attaccare le radici senza riflettere su ciò che siamo – rilancia monsignor Russo – è altrettanto errato».
Riguardo al tema della laicità, il segretario generale ha ricordato come siano stati proprio i pronunciamenti citati a darne «una lettura positiva e non ristrittiva. In questo senso, il Crocifisso nelle aule scolastiche ha una funzione simbolica, altamente educativa».