Francesco Marranzino nuovo docente di chitarra per la liturgia della Cei
La chitarra classica in supporto all'organo - spiega Francesco Marranzino - può fornire un valido apporto nella liturgia, così come può fornirlo anche da sola, purché venga suonata adeguatamente decodificando il suo suono e scrivendo una partitura appropriata"
Francesco Marranzino, musicista, autore e arrangiatore pescarese, neo docente del Co,per,lim
Francesco Marranzino, autore, contrabbassista, bassista, chitarrista e arrangiatore pescarese di rilievo nazionale, avendo in passato collaborato con diversi big del panorama musicale italiano pop ed essendo un esponente di spicco della Christian music (nonché collaboratore alla realizzazione di numerosi eventi musicali della Chiesa di Pescara-Penne), è stato nominato docente di chitarra per la liturgia al Corso di perfezionamento liturgico-musicale (Co.per.lim) della Conferenza episcopale italiana presso l’Istituto pontificio di musica sacra (Pims).
La nomina, voluta da suor Elena Massimi (coordinatrice della sezione Musica per la liturgia dell’Ufficio liturgico nazionale), è avvenuta dopo che lo stesso Marranzino ha frequentato il corso di perfezionamento biennale: «Voglio ringraziare innanzitutto l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti – sottolinea il musicista -, che ha voluto fortemente che io partecipassi al Co.per.lim e poi suor Elena Massimi che, a sua volta, mi ha scelto come docente del corso».
Il compito del novello docente di chitarra per la liturgia, che già da anni è docente anche al Liceo artistico, coreutico e musicale “Misticoni-Bellisario” di Pescara, sarà soprattutto quello di insegnare ad adattare il suono della chitarra a quello dell’organo nell’animazione liturgica ai tanti musicisti che gli saranno affidati: «Questo perché la chitarra – spiega il noto bassista e chitarrista pescarese – è sempre uno strumento che si va sovrapporre all’organo, che è lo strumento principe come indicato anche dalla costituzione conciliare Sacrosanctum concilium e da altri documenti, ma la chitarra classica – in supporto all’organo – può fornire un valido apporto nella liturgia, così come può fornirlo anche da sola, purché venga suonata adeguatamente decodificando il suo suono e scrivendo una partitura appropriata».
Questo insegnamento è un apporto fondamentale per la corretta esecuzione di una qualsiasi animazione liturgica, a partire proprio da quella delle messe in parrocchia troppo spesso lasciate all’impegno generoso, ma poco preparato, di musicisti inesperti o autodidatti: «Ad esempio – spiega Francesco Marranzino -, se io suono la chitarra accompagnando l’organo senza avere la giusta comprensione di quello che sto facendo, magari limitandomi a suonare semplicemente gli accordi, può accadere che i bassi della chitarra vadano a contrastare con quelli dell’organo, producendo un brutto suono all’ascolto. Ecco perché è importante armonizzare gli strumenti fra loro, includendo in questo percorso formativo davvero tutti coloro che possono contribuire all’animazione liturgica, disabili compresi, nessuno escluso».
Questo modulo formativo, in realtà, si pone un obiettivo ancora più audace e ambizioso: «Che è quello – precisa Marranzino – di aggiornare e modernizzare i nostri canti liturgici, i cui arrangiamenti sono piuttosto vecchi e non invitano le persone a partecipare all’Eucaristia». Un aspetto non da poco, quest’ultimo, in un tempo in cui le chiese conoscono una partecipazione sempre minore dei fedeli alle liturgie: «Per questo – propone il musicista pescarese – mi metto a disposizione della Chiesa di Pescara-Penne e delle nostre parrocchie, per svolgere anche da noi questo corso di perfezionamento che ci aiuterà a migliorare l’animazione liturgica e, con essa, la liturgia stessa. Pescara, che è una città molto dinamica e ricca di talenti, può diventare un punto di riferimento da questo punto di vista».
E poi la musica ha un importante ruolo sociale. Non a caso, nei mesi scorsi, Francesco Marranzino ha portato avanti in diocesi “Musicisti e cantanti in cammino. Una musica nuova che nasce dall’incontro con Dio”: un ciclo di incontri formativi rivolti soprattutto ai giovani, per avvicinarli a Dio attraverso la musica.


