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Cei: 1 milione di fondi 8xmille per l’alluvione in Emilia-Romagna

"Vogliamo esprimere, anche con questo gesto concreto – afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei -, la prossimità della Chiesa in Italia alle tantissime persone che, a causa dell’alluvione e delle esondazioni, sono sfollate, avendo perso tutto o molto. Continuiamo a farci prossimi e a pregare per quanti, in questo dramma, hanno perso anche la loro vita"

I fondi verranno erogati attraverso l’opera di Caritas italiana

Cittadini volontari aiutano a pulire le strade e abitazioni nelle zone alluvionate - Foto Ansa/Sir
Card. Matteo Zuppi, presidente Cei – Foto: Cristian Gennari/Siciliani

La Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha approvato un primo stanziamento di 1 milione di euro di fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per rispondere alle necessità della popolazione colpita dall’alluvione che ha devastato: «Vogliamo esprimere, anche con questo gesto concreto – afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei -, la prossimità della Chiesa in Italia alle tantissime persone che, a causa dell’alluvione e delle esondazioni, sono sfollate, avendo perso tutto o molto. Continuiamo a farci prossimi e a pregare per quanti, in questo dramma, hanno perso anche la loro vita. Siamo grati alle diocesi, alle parrocchie, agli istituti religiosi che non hanno lasciato sole le comunità dell’Emilia-Romagna».

Mario Galasso, delegato regionale Caritas Emilia-Romagna – Foto: Caritas diocesana di Rimini

I fondi saranno erogati attraverso Caritas Italiana, la quale è in contatto continuo con le Caritas diocesane colpite dall’emergenza, al fine di monitorare la situazione e far fronte alle prime urgenze. Per ora non c’è bisogno di raccogliere cibo o indumenti, ma di liberare le abitazioni e i locali dall’acqua e dal fango, così da consentire alle persone di fare rientro a casa. Inoltre, si rende necessario individuare e accompagnare specialmente coloro che sono abbandonati e rimagono esclusi dalla rete degli aiuti. Quindi l’attenzione andrà posta sulla ripartenza delle attività economiche e della vita ordinaria. Tutte le Caritas diocesane, coordinate dalla Delegazione Caritas regionale dell’Emilia-Romagna e in comunicazione costante con Caritas Italiana, si sono fin da subito attivate su più fronti. Dall’accoglienza degli sfollati nelle sedi e nelle canoniche, al supporto alla popolazione, passando per l’accompagnamento delle persone in situazioni di particolare fragilità e difficoltà: «Molti piccoli paesi sono bloccati a causa delle frane – riporta Mario Galasso, delegato regionale delle Caritas dell’Emilia Romagna –, e alcune persone risultano ancora irraggiungibili. Il sole asciuga, ma al contempo compatta il fango, rendendo difficile la sua rimozione. In tutte le diocesi si sono resi disponibili moltissimi volontari, provenienti dalle più disparate realtà (parrocchie, associazioni ecclesiali e laiche, ecc.), e anche persone di altre confessioni religiose, come la decina di giovani musulmani che hanno dato una mano a ripulire dal fango il Seminario di Forlì, o i rappresentanti della Sikhi Sewa Society che hanno supportato la Caritas di Faenza». Al momento l’obiettivo è uno solo: «La priorità – precisa Galasso – rimangono le persone. In coordinamento con i Comuni cerchiamo di venire incontro alle loro esigenze pratiche e a supportarle anche dal punto di vista psicologico. Il bisogno più impellente rimane liberare le abitazioni e i locali dall’acqua e dal fango, in modo da far ritornare le persone sfollate quanto prima nelle loro case».

Don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana – Foto Caritas italiana

Da parte sua, il direttore di Caritas italiana don Marco Pagniello ha ricordato che domenica Papa Francesco ha rinnovato la vicinanza alle popolazioni colpite e citato l’avvio della Settimana della Laudato si’: «Il suo messaggio, alla luce di quanto continua ad avvenire in Italia e nel mondo – sottolinea don Pagniello -, rimane di drammatica attualità. È sempre più necessaria una “conversione ecologica”, un “cambiamento di rotta” affinché l’uomo si assuma la responsabilità di un impegno per “la cura della casa comune”. Impegno che include anche lo sradicamento della miseria, l’attenzione per i poveri, l’accesso equo, per tutti, alle risorse del pianeta».

Per sostenere gli interventi di Caritas italiana, è possibile utilizzare il conto corrente postale n. 347013, o fare una donazione online, anziché un bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza alluvione 2023” tramite:

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

About Davide De Amicis (4250 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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