“In marcia per riconquistare una vita senza conflitti, di riconciliazione”
"La pace - sottolinea Corrado De Dominicis - è un cammino fatto di scelte quotidiane, come quella di prendere parte, come quella di dire da che parte si è e di non vivere la propria vita e la propria quotidianità con tiepidezza, ma con la voglia di mettersi dalla parte dei più deboli"
Le delegazione della Caritas diocesana di Pescara-Penne ad Assisi - Foto: Caritas diocesana Pescara-Penne
Domenica scorsa, 12 ottobre, anche una delegazione della Caritas diocesana di Pescara-Penne – composta da 13 operatori e coordinata dal direttore Corrado De Dominicis – ha preso parte alla Marcia per la pace Perugia-Assisi: l’evento laico, ispirato dal messaggio lanciato da Aldo Capitini nel 1961 e partecipato da migliaia di persone giunte da tutta Italia, come singoli o in qualità di componenti di associazioni e movimenti culturali, sociali, sindacali e politici. Il tema della marcia 2025 è stato “Imagine all the people”.

Ma è stata un’altra, in particolare, la frase che ha guidato il cammino degli operatori Caritas: «Ci ha uniti in cammino – racconta De Dominicis – l’espressione di Don Tonino Bello, secondo la quale “la pace non è un traguardo, ma è innanzitutto cammino”. È un cammino fatto di scelte quotidiane, come quella di prendere parte, come quella di dire da che parte si è e di non vivere la propria vita e la propria quotidianità con tiepidezza, ma con la voglia di mettersi dalla parte dei più deboli. In questo caso, soprattutto dalla parte della pace, dalla parte di coloro che hanno bisogno di riconquistare giorno per giorno non solo una vita senza conflitti, ma una vita di riconciliazione».



