Carlotta Nobile: “Nella sofferenza, si può vivere la bellezza della vita”
"Può insegnare ai giovani d’oggi - sottolinea Padre Francesco D'Incecco - che riconoscere e curare i propri talenti è sicuramente una cosa che riempie la vita. Quest’ultima, però, può essere segnata dalla sofferenza, ma Carlotta ci dice che – ciononostante - è possibile cercare e vivere ancora la bellezza della vita"
Il Santuario della Madonna dei sette dolori a Pescara colli
Dopo Chiara Corbella Petrillo, San Nunzio Sulprizio e San Carlo Acutis, sarà Carlotta Nobile la figura di santità al centro del quarto e ultimo incontro del ciclo di appuntamenti dal tema “Giovani a passo coi santi”, promossi dalla Consulta diocesana di Pastorale giovanile per accompagnare i giovani a vivere al meglio l’anno giubilare ormai in via di conclusione. L’incontro dal titolo “Il più grande fallimento nella vita non è la morte ma è lo smettere di amare”, organizzato dai Frati minori cappuccini che amministrano la nota comunità pescarese, è per domani venerdì 12 dicembre 2025 alle 20.30 presso il Santuario della Madonna dei Sette dolori di Pescara colli.

Su Carlotta Nobile, giovane musicista campana morta nel 2013 a 24 anni a causa di un brutto male nel bel mezzo del quale ha scoperto la fede, la Chiesa non ha ancora aperto una causa di canonizzazione vera e propria. Ma, a causa della sua testimonianza di fede plasmata dalla sofferenza e dalla malattia, nel 2018 l’ha definita “Giovane testimone” del Sinodo dei vescovi: «Quando scopre la figura di Gesù – osserva Padre Francesco D’Incecco, assistente spirituale dell’Associazione Armonie di famiglie e curatore della serata – Carlotta comincia ad avere un’altra percezione della sua vita che, per quanto già educata al bello dall’arte musicale, poi viene attratta da un’altra bellezza. Dalla sua storia si evince che lei dà un senso al suo dolore. Ma, comunque, è bello che lei abbia saputo riconoscere i propri talenti e metterli a frutto. A 21 anni, infatti, era già direttrice d’orchestra nella sua Benevento. Nonostante la giovanissima età ha avuto subito una grande responsabilità, quindi può insegnare ai giovani d’oggi che riconoscere e curare i propri talenti è sicuramente una cosa che riempie la vita. Quest’ultima, però, può essere segnata dalla sofferenza, ma Carlotta ci dice che – ciononostante – è possibile cercare e vivere ancora la bellezza della vita».
Il programma della serata prevede la lettura di alcune note biografiche di Carlotta Nobile, seguita da un momento di adorazione eucaristica durante la quale la lettura di alcuni pensieri della giovane verrà alternata alla proclamazione di brani del Vangelo e all’esecuzione di canti realizzati da un gruppo di giovani provenienti da tutta la regione: «Dio – invita il religioso – aspetta tutti i giovani per incontrarli in questo momento di preghiera e poi è sempre bello stare insieme davanti a Gesù».

La locandina dell’iniziativa



Rispondi