"La cena per i senza fissa dimora - spiega Veronica Teodoro, assessore al Volontariato - torna dopo cinque anni, con l’obiettivo di far trascorrere una bella serata di festa in compagnia a chi è solo, facendo sentire a casa chi non ce l’ha anche attraverso un accompagnamento musicale"
Si tratta certamente di un compromesso, sarebbe stato preferibile estendere l’obbligo a tutte le fasce d’età; tuttavia il provvedimento “costituisce un passaggio epocale perché si ristabilisce la responsabilità di sanità pubblica
"Si tratta di vivere concretamente le beatitudini - sostiene il cardinale Bassetti -, e dire ai giovani “Guarda che la tua sorte mi interessa, per quanto mi è possibile denuncio il male che ti è fatto e soprattutto. La tua lotta è la mia lotta, e la mia solidarietà, assieme a te, è capace di sviluppare dinamiche creative incredibili”. Questi giovani hanno diritto di sapere, dalla Chiesa, che chi trasforma il loro posto di lavoro in una trincea quotidiana fa l’opera del demonio, non quella di Dio"
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