"Crediamo - spiega Alessandra Di Pietro, dirigente scolastica dell’Ipssar De Cecco - che questo sia un vero progetto di inclusione sociale, che non significa solo consentire a tutti di accedere all’istruzione, ma piuttosto dare a tutti delle opportunità concrete. Sarà un’esperienza di lavoro per i nostri ragazzi che lavoreranno, semineranno, conserveranno e utilizzeranno le piante, i fiori e i prodotti dell’orto"
"Nessuno di noi - osserva monsignor Ricchiuti - è così ingenuo da pensare che si chiude oggi con la produzione delle armi e da domani inizia un’altra produzione, ci vuole tempo, ma ciò che indigna di più è che non si apre nemmeno la prospettiva di una discussione e riflessione sul tema"
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