"Si tratta – spiega il Papa - di articolare con sempre maggiore chiarezza tutti i collegamenti e le differenze concrete in cui abita l’universale condizione umana e che ci coinvolgono a partire dal nostro corpo. In questa cornice, anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro diverso da sé"
"Questa celebrazione - ricorda l'arcivescovo Valentinetti - conclude idealmente il nostro convegno diocesano, tenutosi nei giorni 9,10 e 11 settembre scorsi. Abbiamo riflettuto su come coniugare le parole del Convegno di Firenze, il Convegno della Chiesa italiana svoltosi nel novembre 2015, con l’esortazione apostolica post-sinodale “Evangelii Gaudium” che Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa. In uno sforzo di riflessione, ma anche un proposito di impegno per camminare in una nuova evangelizzazione, per prendere finalmente coscienza che si deve annunciare il Vangelo in un mondo che cambia, anzi, che è già cambiato da tempo"
Nel 2015 il 70,1% dei ragazzi tra i 25 e i 29 anni vive ancora in famiglia, contro il 54,7% delle loro coetanee. La presenza di ragazzi stranieri immigrati o nati in Italia ha bilanciato in parte quello che l’Istat chiama il “degiovanimento”, cioè la progressiva diminuzione delle nuove generazioni per il calo delle nascite. Dal 1993 al 2014 in Italia sono nati quasi 971 mila bambini stranieri, con un trend di crescita invertito solo negli ultimi due anni