"La nostra generazione – osserva Ibrahim, di 17 anni, proveniente dalla Guinea - rischia di perdersi anche quando diventiamo irregolari o clandestini in un Paese di cui conosciamo poco. Succede quando aspettiamo un documento che non arriva, quando aspettiamo mesi prima di ottenere il permesso di soggiorno. Chiediamo protezione e accoglienza, che non significa solo avere un letto dove dormire. Significa accompagnare, informare, aiutare a capire il nuovo contesto, elementi che compiono l’accoglienza nel suo vero senso. Noi tutti dovremmo avere il diritto di esprimerci e di avere una chance nel futuro"
"Tutto ciò che accade - precisa monsignor Valentinetti - non è volontà di Dio, ma attraverso ciò che accade – come diceva Dietrich Bonhoeffer (teologo) – “noi possiamo capire i segni e le tracce di ciò che Dio vuole dire oggi alla nostra vita e alla nostra storia”
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