"L’indifferenza nei confronti dei migranti - osserva don Bruno Bignami, direttore dell'Apostolato del mare Cei -, denunciata più volte da Papa Francesco sia in Laudato si’ che in Fratelli tutti, non è che la punta di un iceberg di un modello etico e sociale. Il paradosso è lampante. Se dal mare arrivano merci è segno di prosperità economica, ma se arrivano persone ci si allarma fino a chiudere occhi e cuore. I recenti casi di Cutro e del Mar Egeo ce lo ricordano, così come non sappiamo più contare le tragedie ripetutesi nel tempo. Il mare fa sentire l’uomo straniero, mentre dovrebbe farci vivere lo straniero come uomo"
"Presumere di risolvere le tensioni a tema religioso con l’eliminazione del fattore religioso dall’orizzonte culturale e sociale è un vicolo cieco - sottolinea il cardinale Piacenza -, perché il senso religioso degli uomini emerge con rinnovata forza. Uno Stato realmente progredito, non è quello nel quale viene limitata la libertà religiosa dei cittadini o marginalizzato il fattore religioso, bensì quello in cui il religioso trova adeguati spazi di sviluppo"