"Se la situazione politica e sociale di un tempo rendeva la pena di morte uno strumento accettabile per la tutela del bene comune - spiega la Congregazione per la dottrina della fede -, oggi la sempre più viva coscienza che la dignità di una persona non viene perduta neanche dopo aver commesso crimini gravissimi, l’approfondita comprensione del senso delle sanzioni penali applicate dallo Stato e la messa a punto di sistemi di detenzione più efficaci che assicurano la doverosa difesa dei cittadini, hanno dato luogo a una nuova consapevolezza che ne riconosce l’inammissibilità e perciò chiede la sua abolizione"
"Se invece il vivere è senza vocazione - ammonisce Enzo Bianchi -, diventa intollerabile. Se la vocazione non diventa mestiere di vivere, allora si permane in una situazione frammentaria, ‘liquida’, sfilacciata, che non consente un cammino di autentica umanizzazione"
"Ciò di cui è testimonianza la Sindone - osserva monsignor Nosiglia - è un amore così grande che non si è lasciato vincere dal male. Anche sulla Croce l’amore di Dio è sempre più forte di ogni avversità, come mostra la Passione del suo Figlio"
"I volontari - riconosce il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - hanno svolto con dedizione e altruismo un ruolo fondamentale, dedicando spontaneamente il loro tempo alle persone in difficoltà. Nel rimanere vicino a chi soffre, ai più deboli, a chi ha bisogno di aiuto, i volontari hanno spesso sacrificato la propria salute, perdendo in alcuni casi anche la vita pur di donare aiuto"
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