"L’aggettivo pastorale – spiega Roberta Fioravanti, direttrice artistica della rassegna concertistica – è quello che spiega meglio il senso di questi concerti, offerti alla diocesi e alla città per avere cura di noi stessi e degli altri attraverso la bellezza e il linguaggio universale della musica"
"Il cuore di questa città - auspica il presule aquilano - oggi deve pulsare con battiti più intensi e più forti, perché il sangue della solidarietà e della sinergia circoli nell’intero organismo ecclesiale e civile, promuovendo motivi di speranza e prospettive di un futuro migliore, che garantisca a tutti e a ciascuno una crescita dignitosa e integrale"
Dopo l'ingresso nel Seminario regionale di Chieti, don Marco ha voluto cambiare abbracciando la Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri, trasferendosi presso la comunità piemontese di Mondovì: "All’interno dell’Oratorio - precisa il quasi presbitero - sarò un sacerdote come tutti gli altri, con la differenza che vivrò per sempre in questa comunità piemontese insieme ad altri due confratelli, uno dei quali è il preposito (un primo tra pari). Qui vivremo, cucineremo, gestiremo la nostra parrocchia e serviremo in diocesi quando ci verrà richiesto"
1 Comment on Pescara, il Risorgimento e il carcere borbonico
Gent.mo dott. Spiriticchio, ringraziandoLa per l’interessante intervista mi permetto di domandarLe: dov’è la catena dei cugini de Caesaris? Si tratta di un errore o effettivamente è conservata nel deposito dell’Archivio di Stato? Le sarei molto grato se potesse inviarmi una foto della catena alla mia e-mail andreademilio2003@yahoo.it La ringrazio, buon lavoro e cordiali saluti. Dott. Andrea D’Emilio, Pescara.
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Gent.mo dott. Spiriticchio, ringraziandoLa per l’interessante intervista mi permetto di domandarLe: dov’è la catena dei cugini de Caesaris? Si tratta di un errore o effettivamente è conservata nel deposito dell’Archivio di Stato? Le sarei molto grato se potesse inviarmi una foto della catena alla mia e-mail andreademilio2003@yahoo.it La ringrazio, buon lavoro e cordiali saluti. Dott. Andrea D’Emilio, Pescara.