Per gli anziani e i malati il decreto ha stabilito che queste persone «potranno conseguire l’indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti – ad esempio, le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli -, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita»
«Cammino – afferma Zuppi -, perché la Chiesa segue Gesù e non vive per sé stessa. E Gesù va “per tutte le città e i villaggi”. Lui stesso non ha un posto dove posare il capo perché lo posa nel cuore di ogni persona che incontra, diventa ospite del nostro tetto, del nostro cuore a volte così simile a delle grotte rese bellissime – come le vostre – dalla sua presenza e dalla bellezza che sempre Cristo rivela e suscita. Se c’è Cristo al centro, camminiamo insieme e troveremo i modi per farlo insieme»