Oliviero Tullio Liberatore è nato a Popoli il 24 aprile 1985. Entrato in seminario giovanissimo, ha frequentato il Liceo della Comunicazione a Chieti. Negli anni di formazione al ministero ordinato ha coltivato con particolare cura il suo già spiccato senso estetico, affinando la conoscenza della storia dell'arte e la pratica di diverse tecniche grafiche. Il tutto s'è felicemente sposato a un'ironia pungente ma sempre garbata, che volentieri l'Autore ci presta.
"Rispetto alla stesura originale del disegno di legge, indubbiamente, alcuni punti particolarmente negativi come l’introduzione della stepchild adoption sono venuti meno – riconoscono Stefano e Rita Sereni, responsabili Area famiglia e vita dell'Azione cattolica -, ma le questioni al centro della legge sono di grandissima importanza e, per questo, ci sembra quanto mai fuori luogo il ricorso del governo alla fiducia"
Il Giorno della Memoria, a detta degli esperti, sta lentamente scivolando verso un’accezione essenzialmente formativa e scolastica: "Correndo il rischio - concludono i ricercatori - di essere vissuto sempre meno come un qualcosa di coinvolgente e significativo. Un evento ancorato al passato e non all’oggi, che va ricordato per la sua valenza formativa, ma che rischia di perdere di vitalità rispetto al presente"
Per quale motivo abbiamo bisogno nella nostra vita di un qualche amico che svolga il ruolo di "parresiastes", di quello che ci dice la verità? Risponde Plutarco, in un sapiente opuscolo dal titolo italiano "Come distinguere l'adulatore dall'amico".
"on Amoris laetitia – osserva padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia Cei –, Papa Francesco ha rilanciato questo tema. Quindi c’è un progetto di Dio che va compreso e accompagnato. E chiediamoci anche: cosa ha da dire la famiglia alla vocazione sacerdotale o religiosa?"
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