"È un momento di grande emozione - spiega l'ambasciatore Orlowski -, per l’Ambasciata di Polonia, partecipare a questa cerimonia solenne e semplice. Solenne perché dedicata ad una persona eccezionale, un combattente protagonista della resistenza polacca, martire dei regimi totalitari nazista e stalinista. Semplice perché un piccolo comune abruzzese, senza particolari legami con la Polonia, ha saputo riconoscere all’azione di Pilecki un valore universale e immortale in quanto uomo integro e coraggioso"
"Chiaramente - ribadisce Padovano - prendere questa decisione di non far svolgere la parte ludica dei festeggiamenti è stata sofferta, ma improntata ad uno spirito di responsabilità, perché in questo momento particolare bisogna capire che con ancora la pandemia in atto bisogna fare in modo di combattere tutti insieme questa battaglia"
"L’Ecumenismo - spiega Paolo Ricca - non è semplicemente una questione di buone maniere tra cristiani educati, ma è una rivoluzione del nostro essere cristiano con le nostre Chiese le quali, pur nella loro diversità, vengono considerate di pari dignità"
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