Tra cronaca, storia e suggestioni. Alla riscoperta di un Abruzzo dove fino al ’51 solo sei persone su cento avevano terminato le classi elementari e solo l’1% possedeva una laurea. Fino a quando negli anni '60 fu "boom" di università e diplomi tra campanilismi e lotte tra capoluoghi.
"Abbiamo deciso di investire con delle borse di studio - spiega Corrado De Dominicis, vice direttore della Caritas diocesana -, per consentire ai giovani di rimanere a studiare nel proprio Paese e nella loro località, perché anche spostarsi ad un’ora e un quarto da Mabë (dove ha sede la missione pescarese) per recarsi all’Università di Tirana, diventa un impegno eccessivamente gravoso per le famiglie nord-albanesi che vivono di espedienti"
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