«Sono stato costretto a fare un appello ai miei confratelli vescovi - precisa l'arcivescovo Valentinetti -, affinché si diano da fare per risuscitare azioni di volontariato all’interno delle realtà caritative, che possono essere la Caritas o altre – noi non siamo gelosi di nessuno – purché la persona sia messa al centro della nostra attenzione, soprattutto alla luce della bellissima pagina del Vangelo che in questi giorni di fine anno liturgico risuonerà tante volte “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero nudo e mi avete vestito, malato in carcere e siete venuti a trovarmi"»