"Le morti sono sempre ingiuste - afferma monsignor Valentinetti, le morti non sono mai giustificabili, né le morti violente, né le morti per malattia, né le morti per ingiustizia. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi, nel fatto che mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi e ci ha ridato la vera vita. Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di Lui"
"Quando manca la fiducia - spiega Rosina, curatore del Rapporto Giovani -, quando prevalgono il disagio sulla condizione presente e l’incertezza sul futuro, i giovani tendono a chiudersi in difesa e a manifestare la loro insofferenza con astensione al voto o verso i movimenti che esprimono rabbia e posizioni anti-sistema"
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