L’arte contemporanea in un tunnel
Sarà un luogo dal forte carico simbolico come l’Alviani ArtSpace, il tunnel cinetico realizzato dall’artista Giatullio Alviani in occasione dell’esposizione Fuori Uso ’95 nei sottorranei dell’Aurum di Pescara, ad ospitare “Rediscover. Documenti degli anni ’70 per la stagione in atto”: una mostra che verrà inaugurata domani 10 novembre alle ore 18 la quale, attraverso la riscoperta degli anni ‘70 e degli eventi che in quegli anni si svolsero a Pescara, porrà l’attenzione sulla realtà artistica contemporanea molto stimolata all’utilizzo degli strumenti adatti alla messa in atto delle trasformazioni che determineranno i nuovi percorsi dell’arte: «Con questo evento – spiega Lucia Zappacosta, direttore artistico di “Rediscover” – abbiamo voluto riscoprire l’arte cinetica del nostro territorio (forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, ndr), compiendo uno studio sugli anni ’70 dato che la congiuntura economica attuale risulta molto simile a quella di allora. Tutto questo per capire cosa dobbiamo imparare, cosa dobbiamo ripetere e cosa non dobbiamo ripetere di allora. E poi Pescara, all’epoca, un punto di riferimento dell’arte moderna con diversi artisti di fama che venivano ad esporre in città».
Nello specifico sono stati 8 giovani artisti under 30 locali, Iolanda Di Bonaventura, Antonio Di Biase, Simone Camerlengo, Caterina De Nicola, Lorenzo Kamerlengo, OLDRgR, Bruno Cerasi e Vice, a selezionare e ordinare documenti e reperti che appartengono all’archivio Bianchini. La mostra, che resterà e visitabile fino al 15 dicembre prossimo dal martedì alla domenica dalle ore 15.30 alle 19.30, si svolgerà grazie al patrocinio dell’amministrazione comunale pescarese che ha dato una seconda vita al tunnel Alviani: «Il successo dell’iniziativa – riflette Giovanna Porcaro Sabatini, assessore alla Cultura – sarà legato alla riproposizione del tunnel sotterraneo Alviani dell’Aurum, con il suo effetto optical, il quale, attraversandolo, consente la creazione di mostre d’arte moderna e post-moderna sfruttando il gioco dei colori bianco e nero. In questo contesto, potremo rivedere oggetti, foto e illustrazioni risalenti agli anni ’70, con uno sguardo rivolto al futuro».